Redazione SalentoMotori.it
Parte con l'intervista a Francesco
"Franco" Laganà, fresco vincitore dell' "8° Rally
Città di Casarano", la serie di interviste (con cadenza di 7-10
giorni) curate da Alessandro Rizzo per la Rubrica ideata da SalentoMotori.it
"QUATTRO CHIACCHERE CON...".
Nella speranza che tale rubrica possa incontrare i favori di addetti ai lavori
e appassionati, vi invitiamo a volerci contattare e ad interagire con la nostra
Redazione per migliorare le nostre idee o per suggerircene di nuove.
BUONA LETTURA
Gianluca
Eremita
Direttore di SalentoMotori.it
QUATTRO CHIACCHERE CON...ANDREA NAVARRA
ATTUALE LEADER DEL C.I.R. 2004 (AL 23/05/04)
A cura di Gianluca Eremita
QUATTRO CHIACCHERE CON...ROCCO CAPPILLI
La vita comincia a 40 anni. Sembra essere questo il motto di Rocco Cappilli, pilota di Taurisano (Lecce) che all'ultimo Rally Città di Casarano ha ottenuto la sua migliore prestazione in carriera. E' uno dei pochi “piloti nostrani” che pur di tener fede alla propria passione per le corse non disdegna lunghe trasferte. Il 4 aprile ha corso in provincia di Pescara il 4° Rallysprint Città di Montesilvano ed a maggio conta di disputare il Rally delle Valli Piacentine.
Cappilli, partiamo da Montesilvano una gara che per te è terminata dopo appena 3 km raccontaci un po' come è andata.
“Si, la gara ha preso una brutta piega con alcuni errori di valutazione dell'assetto e quindi sulla prima prova speciale siamo usciti di strada e ci siamo dovuti fermare. Peccato perché era una gara a cui tenevo molto, l'avevo preparata bene e contavo di ben figurare vorrà dire che mi rifarò il prossimo anno.”
Al Casarano hai segnato tempi eccezionali, sei stato all'altezza di tenere il ritmo del duo di testa poi un dritto ti ha fatto dire addio alla rincorsa per il secondo gradino del podio hai qualche rammarico o sei soddisfatto ugualmente?
“Sono veramente soddisfatto,anche perché era la mia prima gara che facevo sulla Clio gruppo A. Alla vigilia ambivo ad entrare nei primi 5 d'altronde i nomi dei presenti erano di tutto rispetto e non si poteva pensare di dar fastidio a loro. Essere giunto 3° assoluto, aver vinto il gruppo e la classe è stato per me un grandissimo risultato, una grande vittoria ed una grande gioia personale.”
Al Casarano si è visto il Cappilli migliore: determinato e veloce. Correre con Maurizio Capoccia ti ha dato uno stimolo in più?
“Certo Maurizio è una persona che ha alle spalle una certa esperienza, ha sempre corso con vetture al top e debbo dire che ha contribuito notevolmente a darmi la giusta forza psicologica per farmi mantenere alto il livello di concentrazione e per farmi prendere il ritmo giusto. Il risultato finale è in buona parte anche merito suo.”
Quanto c'è quindi di Cappilli in questo risultato?
“Si sa il pilota è colui che fa la gara ma per riuscire ad ottenere dei buoni risultati occorre un connubio di forze tra pilota, navigatore e vettura.”
La Renault Clio della Top Rally ti ha quindi soddisfatto.
“Si la vettura è stata perfetta, Luca il Team menager, ha messo a punto la vettura senza tralasciare il benché minimo particolare rendendola competitiva al massimo.”
Sei stato il fondatore e presidente della Salento Rally Team, scuderia automobilistica del sud Salento che ha operato fino allo scorso anno. Perché si è deciso di chiudere?
“Si è deciso di chiudere perché non c'erano più i presupposti per andare avanti, tutti gli altri soci si sono tirati indietro ed ho quindi preso la decisione di passare alla Casarano Rally Team. Peraltro non serve a niente avere in una zona come la nostra tante piccole scuderie, se vogliamo il bene di questo sport dobbiamo unirci ed operare con unità di vedute.”
Il Rally del Salento si avvicina come si sta preparando Rocco Cappilli alla gara a cui tutti i rallysti Pugliesi tengono di più.
“In questi giorni stiamo avendo dei contatti speriamo di poterlo fare con la stessa vettura con la quale abbiamo ben figurato a Casarano, nel frattempo disputeremo il 17° Rally delle Valli Piacentine gara d'apertura della Coppa Italia quinta zona.”
QUATTRO CHIACCHERE CON...ORAZIO MANNI
ORAZIO MANNI: 34 anni, ingegnere leccese (originario di Aradeo), dal 2002 guida con lodevoli risultati la Delegazione Regionale Karting per la Puglia.Ora per Orazio Manni dopo essere stato investito del delicato ruolo di economo-tesoriere in seno al nuovo Consiglio Nazionale della Federazione Italiana Karting, arriva anche la nomina quale presidente della commissione pista e sicurezza.Con lui abbiamo analizzato gli aspetti e le problematiche del karting pugliese.
- Dal 14 Febbraio scorso, lei ricopre in federazione un incarico importante quello di tesoriere-economo, ci può illustrare brevemente in cosa consiste questa figura prevista dallo statuto federale?
“Innanzitutto cominciamo col dire che è un incarico che mi onora, il ruolo di tesoriere all'interno della federazione è un ruolo molto delicato.La funzione principale è quella di predisporre insieme ai componenti della commissione bilancio, (commissione istituita per la prima volta) il bilancio di previsione della federazione. Il ruolo del tesoriere consente di controllare la gestione economico finanziaria della federazione e quindi anche di indirizzare le scelte politiche del consiglio verso direzioni compatibili con le risorse economico finanziarie della federkarting.”
- L'esperienza alla guida della Delegazione Regionale Puglia ed i conseguenti risultati ottenuti hanno contribuito secondo lei affinché la sua persona fosse scelta per ricoprire questo incarico?
“Credo proprio di sì, la mia esperienza all'interno della Delegazione è stata molto importante, mi ha consentito di conoscere in maniera approfondita l'ambiente del karting che si badi bene non è un ambiente semplice come in apparenza potrebbe sembrare.Presumo che la scelta di individuare il sottoscritto per ricoprire questo incarico sia scaturita dal fatto che tra i 13 membri del nuovo consiglio la mia persona fosse considerata da tutti come la più idonea a gestire questo ruolo”.
- Un suo commento sulla schiacciante vittoria alle ultime elezioni federali del cosiddetto gruppo alternativo.
“Il risultato è scaturito principalmente da una voglia di rinnovamento da parte di tutti gli associati.Ritengo che il gruppo che ha condiviso insieme a me questa campagna elettorale sia stato capace di trasmettere con convinzione quelle che erano le proprie idee ed il proprio programma, evidentemente questo ha fatto breccia tra gli associati ed il risultato schiacciante conferma questa voglia di rinnovamento. Noi ci impegneremo al massimo per il bene della disciplina e speriamo di ripagare questa fiducia nei prossimi 4 anni. Come dice il presidente nei suoi incontri con la base noi non abbiamo vinto le elezioni, abbiamo solo avuto la fiducia degli elettori, le elezioni potremmo dire di averle vinte tra 4 anni.”
176 votanti su 476 aventi diritto, come giudica l'affluenza dei Pugliesi ai seggi di Caserta e Bologna?
“L'affluenza dei pugliesi è stata più che buona.La Puglia è risultata infatti la terza regione per numero di votanti, risultato questo che acquista un importanza ancora maggiore se lo rapportiamo al fatto che regioni come per esempio la Lombardia che hanno un alto numero di associati hanno registrato un affluenza nettamente inferiore alla nostra regione, va comunque tenuto in considerazione il fatto che la Puglia presentava 3 candidati al nuovo consiglio.”
Il Campionato Regionale Puglia entra nel vivo proviamo a tirare le prime somme di questo 2004.
“Il 2004 sta confermando il trend di crescita intrapreso da quando il sottoscritto si è insediato.Io ricordo i numeri del 2001 insieme a quelli degli anni seguenti, un dato su tutti resta inconfutabile ovvero che siamo passati dalle 70-80 unità presenti in ogni gara alle attuali 100 presenze. Il dato comunque più interessante è che le classi 50, 60 e 100junior contano quest'anno ben 50 partecipanti , un risultato che come si può evincere tende quindi a confermare la validità e la vivacità di questa serie oltre che il ricambio generazionale.”
Qualcuno però si lamenta dei costi che stanno divenendo sempre più proibitivi.
“Questo è un problema annoso e di cui questo consiglio si sta facendo carico in maniera sostanziale, i regolamenti tecnici e sportivi che stiamo rivedendo all'interno del consiglio tendono infatti ad avere come obiettivo la riduzione dei costi perché, ci teniamo a dirlo, il karting è lo sport degli appassionati domenicali, le idee che stiamo cercando di attuare saranno proprio idee che andranno in questa direzione.”
Sotto quali aspetti la realtà pugliese andrebbe potenziata?
“In Puglia abbiamo dei buoni commissari sportivi, delle validissime segretarie di manifestazione ma abbiamo il problema della scarsità di commissari tecnici e di direttori di gara.Questo è un problema di cui la delegazione si è fatta carico parzialmente in passato e che ha trasferito al nuovo consiglio.Io sto portando avanti l'idea di effettuare un corso per consentire di aumentare il parco dei direttori di gara e dei commissari tecnici vedremo quanto prima di poterla attuare.”
QUATTRO CHIACCHERE CON...ALESSANDRA GUGLIELMI
di Alessandro Rizzo
E’ una delle navigatrici del centro-sud Italia tra le più conosciute. Attratta da sempre dalla disciplina rallystica, da quest’anno Alessandra Guglielmi è tornata a fare coppia fissa con Francesco Laganà. Insieme, i due hanno trionfato nel recente “8° Rally Città di Casarano” ed ora si preparano per una nuova avventura. A fine mese (27-28 Marzo) l’appuntamento è sulle strade della bassa Ciociarìa per il “4° Rally Lirenas - Città di Cassino”, ‘ouverture’ dell’ “International Rally Cup”, la serie dei rally internazionali non titolati, dove l’accoppiata barese-salentina è all’esordio. Da questa intervista rilasciata alla vigilia della gara laziale scopriamo nella Guglielmi una donna dotata di un carattere deciso e determinato e che sogna di vincere il “Rally del Salento”.
Come sei arrivata nei rally?
“Ho avuto da sempre, posso dire, la passione per le auto stradali. I
rally per me sono stati, e continuano ad essere, una disciplina che non ho
mai smesso di amare. Mi sono avvicinata a questo mondo grazie al leccese Marco
De Marco. All’inizio ho cominciato a seguire lui, poi mi ha presentato
alla scuderia barese Japigia e sono così diventata amica di Walter
Oliva e, successivamente, di Franceso Laganà”.
I primi anni al fianco di Laganà: vetture di ‘Gruppo
N’, poi le ‘A’, le ‘W.R.C.’ e, da qualche anno,
il ‘Super N’. Com’è stato il passaggio da una ‘W.R.C.’
ad una ‘N’ ?
“Le W.R.C. sono W.R.C. e resteranno tali. Sono macchine che definirle
schegge è dire poco. Sono molto veloci, divertono tanto il pubblico
ma ciò non toglie che anche le attuali ‘Super 1.600’ o
le ‘Super N’ siano vetture meno performanti…”
Cosa pensi dell’evoluzione dei rally tricolori ?
“E’ un discorso molto impegnativo. L’ attuale ‘forma’
dei maggiori campionati mi piace anche se l’iscrizione obbligatoria
ad inizio stagione non è una faccia piacere a tutti. Però mi
sembra anche giusto che gli organizzatori abbiano alcune certezze. Coi tempi
che corrono non è facile mettere su gare di un certo livello: la crisi
si fa sentire i costi stanno sempre diventando più alti e, quindi,
non mi sembra giusto partire in tanti per presentarsi nelle ultime gare in
pochi.”
Nel 2000 hai corso al fianco di Gianluigi Galli nel Campionato
Italiano Rally, quest’anno pilota ufficiale Mitsubishi nel Campionato
del Mondo. Come mai la vostra collaborazione si è interrotta?
“Era una collaborazione nata e pensata solo per quell’anno. Abbiamo
corso sulla Punto ‘Super 1.600’, una vettura per me nuova ma con
la quale, devo dire, mi ha giovato fare esperienza. Insieme a Gigi abbiamo
ottenuto un 8° posto assoluto nel C.I.R., un terzo nel Trofeo ‘Super
1.600’ ed un secondo nel Trofeo Fiat Punto. Mi è dispiaciuto
non aver potuto sfruttare al meglio l’occasione capitataci al ‘Salento’
dopo il ritiro di Andreucci.”
Qual è la gara che preferisci, e se ce n’è
una in particolare, che ti piacerebbe aggiungere al tuo carniere?
“ Personalmente mi sento attratta dalle gare veloci. Amo molto il ‘Rally
del Salento’ ed un po’ anche il ‘Targa Florio’. Il
‘Salento’ perché c’è veramente di tutto. E’
una gara molto bella, selettiva, insidiosa e tecnica. Il ‘Targa’
perché è velocissimo. Passando alla seconda parte della tua
domanda ti dirò… io ho già fatto il ‘Sanremo’
e mi è andata male perché ci siamo fermati già sulla
prima prova speciale ma non ti nascondo che mi piacerebbe ritornare a disputare
una gara mondiale proprio per vedere cosa succede.”
Un tuo commento sulla decisione di rimuovere i nomi dei copiloti
dalle fiancate delle auto che disputano il Mondiale Rally.
“A mio avviso non è una decisione giusta. E’ vero che in
un equipaggio conta molto il pilota ma, a bordo, non ce lo dimentichiamo,
si è in due. Per essere vincenti, si sà, occorre una buona macchina,
un buon pilota ma anche un altrettanto buon navigatore.”
Se non ricordo male solo una volta hai navigato una ragazza, perché?
“Sì, era il 1997 e quell’anno disputavo tutto il campionato
italiano con Francesco ma, arrivati a giugno, non sapevo ancora con chi correre
la gara di casa ed ho pensato di fare coppia con Marina Compierchio. La scelta
è stata motivata anche dall’idea di fare un’ esperienza
diversa. Abbiamo corso con una Ford Escort Cosworth di Gr. N e ci siamo classificate
al 14° posto assoluto e terze di classe dietro a Manfrinato e Baita. Tutto
sommato è stata un esperienza divertente anche se mi rendo conto di
essere maggiormente portata per formare una coppia mista.”
Qual è la dote più importante di un buon copilota?
“Innanzitutto occorre possedere una giusta formazione mentale. Poi è
necessaria la conoscenza assoluta delle capacità e dei limiti del pilota,
un buon navigatore deve infatti riuscire a definire il limite capacitivo del
proprio compagno di abitacolo. Naturalmente, un altro elemento da non sottovalutare
è la freddezza: anche nei momenti difficili, infatti, il navigatore
deve consigliare il suo pilota sul giusto comportamento da tenere in gara.”
Quanto è importante avere un buon rapporto di amicizia
con il pilota?
“Beh, è fondamentale direi. Essendo amici si ha un feeling maggiore
e si riesce anche a capire meglio la personalità del proprio compagno
di abitacolo, poi c’è più confidenza, più divertimento.
Insomma, si crea una situazione che può anche influire sul risultato.”
C’è un pilota in particolare che ti piacerebbe “navigare”?
“Paolo Andreucci, anche perché è un caro amico.”
Dopo tante soddisfazioni nel C.I.R., al “Casarano”
tu e Franco siete tornati al successo assoluto. Hai provato emozioni particolari?
“Si ho provato la stessa emozione che un componente dell’equipaggio
prova quando vince in casa propria. Io e Franco non vincevamo l’ ‘assoluta’
da un po’ di tempo e, devo dire, sono doppiamente contenta sia per il
risultato che per il fatto di averlo ottenuto insieme al pilota che mi ha
con cui ho iniziato a correre.”
Che giudizio dai all’ “8° Rally Città di
Casarano”?
“E’ un rally molto, molto bello ed ho fatto personalmente i miei
complimenti agli organizzatori perché sono state delle persone che
hanno avuto il coraggio di organizzare una gara in un periodo economicamente
non proprio florido. Sappiamo tutti quanto è difficile correre in macchina,
ma sappiamo bene anche quanto si difficile organizzare manifestazioni del
genere, specie dalle nostre parti… Per tutta la durata della gara non
abbiamo avuto il benché minimo problema, tutto è filato liscio
quindi un plauso và anche a tutta l’equipe che ha curato la gara.”
A tuo giudizio cosa manca ai giovani salentini per emergere a
livello nazionale?
“Credo che il fatto di correre al di là dei confini regionali
sia una delle tante carte da giocare per chi ambisce a farsi notare. Ritengo
che sia necessario, ai fini della formazione, l’esperienza fatta in
gare lontane da casa ed altresì il confronto con piloti che non siano
locali.”
Vivi alla giornata o hai un sogno nel cassetto?
“Coltivo da sempre il sogno di vincere il Rally Del Salento.”
Il prossimo fine settimana sarai impegnata insieme a Laganà
nel “Rally Lirenas”, quali aspettative per questa gara?
“E’ una gara che non abbiamo mai fatto, l’IRC è una
serie a noi sconosciuta. Vediamo come và. Saremo al via sulla stessa
vettura con la quale abbiamo vinto al ‘Casarano’ in attesa poi
di poter disputare il prosieguo della stagione con la Evo 8.”
QUATTRO CHIACCHERE CON...FRANCO LAGANA'
di Alessandro Rizzo
Il successore del vicentino Manuel Sossella
nell’albo d’oro del Trofeo Rally gruppo N (la serie tricolore
seconda per importanza al solo Campionato Italiano Rallly) è un pilota
molto conosciuto per essere uno che tra le vetture “Produzione”
va veramente forte ed ha pochi rivali. Stiamo parlando di Francesco “Franco”
Laganà fresco vincitore dell’ “8° Rally Città
di Casarano”.
- Franco come mai la scelta di correre al “Casarano”?
Non succede spesso, infatti, di vedere un pilota del tuo rango tra gli iscritti
di un cosiddetto “rally minore”.
“No, no perché? Io vengo dai ‘rally minori’ dove
ho militato fino al 1999. Ho immenso piacere a fare questo tipo di gare. Qui
al ‘Casarano’ avevo già corso nel 1992 e considero questa
gara, insieme al ‘Rally del Salento’, come le gare di casa. Uno
dei motivi di questa partecipazione è anche proprio come preparazione
in vista del prossimo ‘Salento”.
- La tua ultima vittoria assoluta in un “rally minore”
risale al “Puglia e Lucania” del 2000. A distanza di quattro anni
quella al “Casarano” ma l’unica componente che accomuna
le due gare è la navigatrice leccese Alessandra Guglielmi. Segno del
destino o cos’altro?
“Niente di tutto ciò. Semplicemente non ci sono state altre occasioni,
altrimenti sarebbe potuto capitare prima. Sono comunque contentissimo del
fatto che io ed Alessandra abbiamo ripreso a correre insieme e che questo
sia coinciso con una vittoria assoluta.”
- Manchi dal C.I.R. da due stagioni. Un Campionato Italiano che
cambia il suo regolamento di anno in anno che, 2004 ha introdotto la novità
del pagamento anticipato delle iscrizioni…
“Credo che l’intento sia quello di ‘legare’ i concorrenti
al campionato ma, secondo me, questa non è una scelta azzeccata. Lasciando
da parte il C.I.R. penso che per aumentare il numero di partecipanti alle
gare bisognerebbe promuovere, specialmente nella nostra zona, i “rally
minori” come quello di Casarano. La promozione di gare come questa è
fondamentale se si vuole creare un nuovo vivaio di piloti che, in futuro,
possano partecipare ai rally maggiori”.
- Anche nell Trofeo Rally 2004 sono state introdotte delle novità.
La più significativa è l’incremento del numero di gare
valide: ben quattro in più. E’ vero che in Italia si corrono
i più bei campionati nazionali, ma forse è anche vero che sono
tra i più costosi……
“Si, personalmente mi sono tirato indietro solo per un problema di costi.
L’anno scorso abbiamo vinto il T.I.R. di Gruppo N ma quest’anno
prendervi parte per un pilota come me, proprio in considerazione dei costi
ma anche dei tempi (un programma di 12 gare con una gara quasi ogni 15 giorni),
è impensabile ed improponibile.”
- Si continua a dire che il Rally Del Salento non merita di far
parte del più importante campionato nazionale di specialità.
Cosa ne pensi?
“Secondo me merita di farne parte ma il problema è dovuto, soprattutto,
ai tanti equipaggi che non amano fare trasferte di mille e più kilometri…
Alla fine ai piloti ‘veri’ il ‘Rally del Salento’
piace moltissimo, anche s,e come è stato più volte detto, è
una gara atipica”.
- Allarghiamo un po’ gli orizzonti parlando del Campionato
del Mondo dove si paventa un ipotesi di modifica regolamentare alquanto lontana
dalla natura dei rally: quella di ridefinire il sistema del punteggio assegnando
punti non più in base alla classifica finale bensì sulla base
dell’ordine d’arrivo di ogni tappa. Adottando questo sistema non
si rischia di stravolgere completamente il concetto di rally?
“Si sono d’accordo, già adesso le gare del Mondiale sono
diventate dei rallysprint che si vincono ai secondi ed ai decimi e, adottare
questo sistema, vorrebbe dire snaturare ancora di più il vero concetto
di rally: gara di durata e di messa alla frusta delle vetture. Così
facendo non si fa altro che rimettere in gioco le macchine alla fine di ogni
tappa, non si contengono i costi ma li si alzano perché alla fine di
ogni tappa devi essere sempre pronto”.
- Il tuo 2004 è cominciato qui a Casarano. Quali sono i
tuoi programmi per la stagione 2004?
“Al momento non c’è un programma ben definito. Visto che
non ci sono i presupposti per poter prendere parte ad un campionato tanto
vale rimanere vicino a casa. Parteciperemo a tutte le gare pugliesi e poi,
in base al budget di cui riusciremo a disporre, vorremmo essere tra gli iscritti
del ‘Messina’ e ‘Targa Florio”.